Eseguire l’esame del microbiota è semplice e non invasivo. Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di feci.
Le feci devono essere le prime del mattino.
È consigliato raccogliere i campioni a distanza di almeno 7 giorni dall’ultima terapia antibiotica, non assumere lassativi, antidiarroici, antiacidi.
L’analisi viene effettuata tramite la tecnologia Next Generation Sequencing (NGS), che permette di identificare le comunità microbiche intestinali tramite analisi delle regioni variabili V3-V4-V6 del gene 16S rDNA batterico.
L’analisi consente così di rilevare la presenza di disbiosi, ossia l’alterazione dell’ecosistema microbico intestinale rispetto ad una condizione di eubiosi, ossia la presenza della corretta flora batterica nell’intestino.